Di fronte alla chiesetta parrocchiale si erge questa villa seicentesca la quale ha il pregio di conservare, come poche altre, inalterate le sue originarie caratteristiche costruttive ed architettoniche. Esattamente tetragona e sormontata da una torretta centrale chiusa a colombaia, è edificata in sasso a vista interclato da corduli, cornici e cornicioni in cotto, mentre le finestre al piano terreno sono munite di eleganti inferriate in ferro battuto. Cintata da un lungo muro come le ville del XVII secolo, vi si accede attualmente dal cancelletto lato sud, verso la chiesa. L’antica entrata principale si apriva sul lato nord dove si erge tuttorae un piccolo padiglione, che disponeva di un ridotto alloggio per il custode al piano superiore, il quale è stato costruito su un’arcata di ponte a cavalcione del Rio Bertone; per questo è denominato “la Venezia”. L’interno della villa offre un grande andito centrale a volto, a metà del quale inizia un ampio scalone con aperture e ripiani sostenuti da arcate mozze, di bellissimo effetto. Nel primo ripiano esistono due nicchie con antiche statue in legno raffiguranti la Vergine e Santa Caterina; l’intera scala è abbellita da un’artistica ringhiera in ferro battuto. Le sale laterali sono pure a volto, con cornicioni sul pulvino e grandi camini seicenteschi. Questo interessante edificio fu parzialmente costruito nel 1636, ampliato nel 1655 e completato in epoca successiva. E’ appartenuto per alcuni secoli alla famiglia Mussi che la cedetta al Cav.Alfredo Ceci i cui figli sono gli attuali proprietari. |
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