Barbiano

Barbiano

Molto vissuto e frequentato anche dai turisti della domenica, attratti dall’amenità del luogo, è il Circolo La Quercia, che nel nome ricorda l’albero secolare che fiancheggia la chiesa. I soci sono molto attivi e ospitali e il centro è una risorsa importante per chi desidera stare in allegra compagnia, magari degustando buon salume, torta fritta e vino dei colli.

Fino al 1986 questo edificio aveva ospitato la scuola elementare. Poi l’esiguo numero dei bambini ne aveva determinato la chiusura.

Per migliorare l’offerta formativa e assicurare una più ampia socializzazione, gli alunni erano stati accolti nella scuola elementare di San Michele Tiorre, dove venivano trasportati col pulmino comunale.

Il parroco di allora, don Gabriele Pavarani, per offrire alla comunità di Barbiano occasioni di aggregazione, si fece promotore della costituzione di un Circolo ricreativo, dove incontrarsi, confrontarsi, divertirsi.

L’Amministrazione Comunale accolse favorevolmente la proposta e il Circolo, dopo gli opportuni lavori di ristrutturazione, divenne operativo.

Può essere interessante, per gli appassionati, ricostruire le tappe che portarono alla decisione di costruire qui la scuola per i bambini della frazione, checonqualsiasi tempo dovevano percorrere alcuni chilometri su strade polverose per raggiungere la scuola del capoluogo.

L’Amministrazione Comunale, già nel 1910, si era attivata per progettare e costruire un edificio che potesse ospitare i piccoli e rendere effettivo il loro diritto allo studio, riducendo le comprensibili numerose assenze. Il primo progetto fu affidato dal sindaco Achille Branchi al geometra cav. Italo Gambara, che previde una costruzione con un’aula al piano terra in grado di contenere fino a 70 alunni, che era il massimo stabilito dai regolamenti dell’epoca, e al primo piano l’abitazione per l’insegnante, costretta a risiedere sul posto per le evidenti difficoltà di spostamento.

Si individuò l’area più idonea e si avviò la pratica per acquistare il terreno dalla Curia Vescovile.

Dopo la modifica del primo progetto che comportò lentezze e ritardi, finalmente partirono i lavori, affidati alla Società Anonima Cooperativa fra i muratori della Provincia di Parma.

La loro conclusione era prevista per l’8 marzo 1915.

Purtroppo il rigore dei mesi invernali aveva comportato una lunga sospensione; inoltre, per lo scoppio della guerra, i tre rappresentanti che l’Impresa aveva preposto alla costruzione, erano stati chiamati alle armi; anche la manodopera era diventata scarsa e più costosi l’approvvigionamento e il trasporto del materiale. L’Amministrazione Comunale tenne conto di tutte queste difficoltà e concesse verbalmente una proroga all’Impresa che consegnò definitivamente i lavori il 31 agosto 1917.

Finalmente, l’11 gennaio 1918 si giunse al collaudo della struttura.